top of page
CMCI SD Verde 3fa435.png

SBIANCAMENTO.

Lo sbiancamento

 

Scarica l'articolo in formato pdf

 

Il rapporto con gli altri è alla base di tutto, gratifica e rinforza il bisogno di sicurezza e necessità di realizzazione. Denti e bocca sono il luogo del sorriso e del bacio, il sorriso trasmette un messaggio, è veicolo di comunicazione, esprime apertura verso l’altro, desiderio di stabilire un contatto, di farsi accettare, di rendersi disponibili; un bel sorriso esprime salute della bocca, del corpo, dell’anima. Se i denti sono in ordine si sorride di più e questo spesso vuol dire cambiare la qualità della vita di una persona.

COS’E’ LO SBIANCAMENTO?

La procedura di sbiancamento è un trattamento estetico, che ha lo scopo di rendere più bianchi i denti, andando ad agire sulle discromie endogene. (pigmentazioni interne al dente)

QUALI SONO I PRODOTTI USATI?

I principi attivi dello sbiancamento sono due: il perossido di idrogeno e il perossido di carbamide. In studio le concentrazioni usate sono maggiori, fino al 38 % di perossido di idrogeno, mentre a casa si arriva fino al 15%.

COME AVVIENE LO SBIANCAMENTO?

Le tecniche di sbiancamento sono domiciliari e professionali in studio. Il tipo di trattamento e l’eventuale combinazione tra quello in studio e quello domiciliare viene deciso dal dentista o dall’igienista in funzione dell’età, sensibilità dentale, colletti scoperti, tipo di discromia, allineamento dei denti nell’arcata, disponibilità economica e di tempo.
I trattamenti più stabili nel tempo sono quelli a basse concentrazioni a lungo termine e il protocollo ideale è quello che prevede lo sbiancamento in studio associato poi con quello domiciliare per stabilizzare il colore. Lo sbiancamento recede con il tempo in quanto la sostanza organica sulla quale agisce è dinamica e si modifica.

QUANTO DURA UNA SEDUTADI SBIANCAMENTO?

La seduta è suddivisa in due o più step della durata che spazia dagli 8 ai 15 minuti a seconda del prodotto sbiancante. A questi vanno aggiunti i minuti necessari per la preparazione del paziente (applicazione apribocca, e protezione tessuti molli) e per rimuovere e riapplicare il gel tra uno step e l’altro. In genere quindi la seduta può variare da una fino a tre ore se si decide di fare anche foto per la visione del prima e dopo trattamento e se è necessario prendere le impronte nel caso si sia deciso con il paziente di proseguire il trattamento anche a casa con le mascherine.

E’ DOLOROSO FARE LO SBIANCAMENTO?

Può esserci della sensibilità che varia a seconda della soglia del dolore propria di ogni soggetto. E’ comunque temporanea e reversibile entro 7/8 ore, più raramente entro le 24/48 ore. I denti centrali inferiori in genere sono quelli più sensibili, si rimedia ponendo una minor quantità di gel su di essi. La sensibilità acuta è rara ma può presentarsi come un dolore pulpare, pulsante e molto intenso, poi passa da solo. Non rimane alcun danno e si può alleviare con antidolorifici e/o con dentifrici/gel appositi per la sensibilità dentale. Oggi comunque sempre più trattamenti sbiancanti contengono al loro interno anche prodotti per limitare la sensibilità. 

SI ROVINANO I DENTI?

No. Non si verificano danni ai tessuti duri e non vi è modificazione della polpa dentale.

SI ROVINANO OTTURAZIONI E PORCELLANE? 

No, i componenti propri dello sbiancamento non agiscono su manufatti protesici e otturazioni che restano quindi inalterate anche nel colore. Se dopo lo sbiancamento dovesse essere necessario rifare delle otturazioni estetiche per portarle del colore ottenuto è necessario aspettare minimo 3 settimane in quanto il colore si deve stabilizzare. 

HO I DENTI GIA’ SENSIBILI, POSSO FARE LO SBIANCAMENTO?

Se ci sono recessioni si può sbiancare ma meglio solo se a livello professionale così i colletti possono essere protetti.

SONO COSTRETTA A RIPETERLO SEMPRE?

Il trattamento domiciliare dura 17 mesi, mentre quello professionale 15. Si effettuano in genere controlli periodici ogni 6 mesi e se c’è bisogno si dà un piccolo ritocco per dare lucentezza (lighting). Dopo un anno il 41% di pazienti è regredito ma rimane sempre più bianco di prima.

CHI NON PUO’ FARE LO SBIANCAMENTO?

È sconsigliato il trattamento sbiancante su donne in gravidanza o che allattano in quanto se dovessero presentarsi episodi di sensibilità acuta non è possibile prendere antidolorifici. Il range d’età minimo è di 18 / 21 anni, perché dai 12 ai 18 anni ci sono più elevati rischi di effetti collaterali in quanto l’area che occupa il nervo è più ampia e superficiale, quindi la sensibilità sarà molto più marcata.

LO SBIANCAMENTO TOGLIE ANCHE LE MACCHIE?

Se le pigmentazioni sono estrinseche, dovute al fumo, thè, caffè e altri cibi colorati possono essere eliminate con la pulizia professionale. Subito dopo lo sbiancamento si possono notare delle strie più bianche in alcune zone del dente. Nel giro di 15 giorni il colore si stabilizza, diventa omogeneo e queste striature spariscono. Lo sbiancamento non serve per sistemare discromie da fluorosi e tetracicline, le macchie nel primo caso e le strie orizzontali nel secondo rimangono in quanto si sbiancheranno entrambe le zone discromiche e anche se più bianco, il dente resterà comunque con aree di diversa tonalità di colore.

CI SONO ISTRUZIONI DA SEGUIRE DOPO IL TRATTAMENTO?
Evitare cibi e bevande colorate (anche dentifrici e collutori) almeno per le prime 48 ore dopo lo sbiancamento in quanto i denti sono particolarmente vulnerabili alle macchie.
 

Numero VERDE.png
bottom of page