
Marajó è un’isola situata alla foce del Rio delle Amazzoni nello stato brasiliano del Pará ed è la più grande isola deltizia del mondo. E' un'isola pianeggiante e acquitrinosa in parte coperta dalla savana, in parte da foreste pluviali. Durante il periodo delle piogge abbondanti l’isola è allagata da acquitrini.
Il progetto umanitario "Amazzonia" nasce nell'ormai lontano 1989 con l'intento di portare aiuti medici ed odontoiatrici nell'isola di Marajo, Brasile, alle popolazioni locali che vivono in condizioni di forte degrado igienico, sanitario e alimentare.
Promosso dall'ex Presidente A.I.S.I. (Accademia Italiana di Stomatologia Implantoprotesica) dr. Sergio Dovigo, il progetto umanitario affianca e offre collaborazione a centri cattolici di aiuto che operano nella zona, fornendo periodicamente operatività sul campo e svolgendo attività di mediazione tra le necessità e le richieste dei missionari in Brasile e le offerte di solidarietà che vengono raccolte in Italia.
Grazie al costante e stretto collegamento con Mons. Alessio Saccardo Vescovo della Diocesi di Ponta de Pedras e coordinatore delle attività pastorali, è possibile monitorare e ricevere informazioni sullo stato delle necessità e delle opere nelle quali i fondi raccolti vengono destinati.
Il lavoro sul campo si sviluppa mediamente una volta l'anno e prevede di raggiungere i luoghi più remoti dell'isola.Vengono forniti medicinali e beni di prima necessità e viene svolto un servizio di controllo sanitario su tutta la popolazione e in particolare sullo stato di salute dei più piccoli.
In Italia, il servizio di mediazione che il progetto si è prefissato, è quello di operare come "ponte diretto" tra i missionari e le persone che offrono solidarietà per donare aiuti economici, per sostenere gli abitanti con l'acquisto di oggetti e lavori autoctoni o per offrire adozioni a distanza e garantire ai bambini un minimo di speranza per una vita migliore.
Ogni attività del progetto si articola e si sviluppa solamente sul principio del volontariato e in nessun modo viene richiesto o raccolto denaro o in qualche modo verrà ripagato il lavoro svolto.
L'attività di mediazione che viene svolta in Italia si limita a mettere in contatto i donatori con i missionari in Brasile ed aiutare eventualmente la comunicazione ed i contatti futuri.
L'attività prevalente per gli abitanti è l'allevamento di bufali e la produzione artigianale di raffinate ceramiche. Caratteristica dell'isola è la "Pororoca", fenomeno naturale dovuto all'incontro tra le acque del Rio delle Amazzoni e l'Oceano, che nelle zone costiere provoca onde gigantestesche.
Addentrandosi nell'isola, si riescono a percepire le enormi distanze che separano i piccoli centri urbani fino ad incontrare, sparsi nella foresta, minuscoli villaggi raggiungibili solo per vie fluviali che sembrano rimasti sospesi nel tempo ed esclusi dal "progresso" del resto del mondo.
Senza ombra di dubbio, meraviglie del passato che riportano agli occhi di chi ha la fortuna di vedere, aspetti naturali ed antropologi di inestimabile valore; di contro, la presa coscienza che il mancato sviluppo, il mancato progresso, l'alienazione dal mondo avanzato, provoca difficoltà alle quali non siamo più abituati da secoli. Fenomeni di malnutrizione, mancanza di cure mediche essenziali, aggravarsi di malattie per noi banali sono all'ordine del giorno; gli spostamenti verso centri urbani attrezzati sono quasi impossibili per la maggioranza della gente, e il disinteresse politico ed economico allarga sempre più la forbice tra le popolazioni dei villaggi e i grandi centri brasiliani.
Eppure ci si accorge di essere circondati da persone e bambini che regalano quotidianamente, in ogni momento, sorrisi e grande felicità.
Bambini che meritano l'attenzione di chi può dar loro qualcosa, ricambiando ai loro sorrisi e alla loro gioia con la speranza di una qualità di vita migliore nel rispetto della loro integrità culturale.